Benvenuto al secondo appuntamento con la rassegna di articoli del nostro Blog. Se non l’hai già fatto ti invitiamo a leggere il nostro primo post “La nascita di Polignano, tra mito e realtà” e a scriverci cosa ne pensi. 😉
In questo articolo ci occuperemo di uno dei luoghi di maggiore interesse per i turisti di Polignano a Mare: lo Scoglio dell’Eremita.
Posizionato nella parte sud-est del piccolo borgo barese, lo Scoglio dell’Eremita, anche noto con l’appellativo di “Isola di San Paolo”, deve il suo nome ad un’antica leggenda popolare tramandata di generazione in generazione fra pescatori e credenti locali.
La leggenda ci porta indietro nel tempo di circa dodici secoli, quando un uomo di fede, per alcuni un missionario di ritorno dalla terra Santa, per altri un monaco basiliano in fuga dall’oriente, in pellegrinaggio in Puglia per diffondere la parola del Vangelo e di passaggio a Polignano, rimase fortemente colpito, quasi affascinato, dalla bellezza di quel promontorio di roccia che si ergeva a circa 30 metri dal livello del mare; un luogo incontaminato, solitario eppure così vicino alla civiltà, distante, infatti, solo pochi metri dalla costa.
L’amore per quel miracolo della natura face breccia nel cuore dell’uomo che decise di stabilirvisi per condurre una vita in completa solitudine e dedita alla preghiera ed alla contemplazione.
La singolarità di quell’evento colpì profondamente la comunità locale che decise di “adottare” quell’eremita che aveva scelto una vita così lontana dall’ordinario. Molti pescatori di rientro dal mare facevano spesso tappa all’isolotto prima di approdare a Polignano ed omaggiavano l’eremita con beni di prima necessità.
Fu proprio uno di questi pescatori di ritorno da una delle sue quotidiane battute di pesca a rinvenire il corpo esanime dell’eremita ed a tumularlo sulla stessa isola.
Secondo la leggenda, inoltre, da quel momento in poi l’isolotto divenne luogo di culto per gli stessi pescatori polignanesi che decisero di erigere in onore dell’eremita una cappella commemorativa: la Cappella di S. Antonio Abate.
Alcune fonti locali stimano la data di costruzione della cappella attorno al 1612 e ci dicono, inoltre, che attorno al 1837 la stessa venne adibita a lazzaretto per accogliere le vittime di colera che in quegli anni colpì la città di Polignano e le zone limitrofe.
Oggi non resta alcuna traccia di quell’insediamento, la Cappella venne infatti rasa al suolo per motivi igienici, anche se spicca tutt’oggi una croce, issata nel punto più alto dello sperone di roccia, il suo significato, tuttavia, non è da attribuirsi alla storia dell’eremita, trattasi invece di un omaggio fatto da un gruppo di fedeli in occasione della celebrazione della Festa di San Vito del 1901.
Nel 2017 lo Scoglio dell’Eremita è stato inserito dalla Regione Puglia nelle <<ZPS – “Zone di Protezione Speciale”>> in quanto habitat ideale per “il gabbiano corso”, specie protetta.
Lo Scoglio dell’Eremita rappresenta una delle più importanti attrazioni di Polignano a Mare, distante pochi passi dal nostro B&B e raggiungibile con una rilassante passeggiata sul lungo mare o un suggestivo giro in barca.
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