Benvenuto ad un nuovo appuntamento con la rassegna di articoli del nostro Blog dedicati a Polignano. Se non l’hai già fatto ti invitiamo a leggere i nostri precedenti post “La nascita di Polignano, tra mito e realtà”, “La Leggenda dello Scoglio dell’Eremita di Polignano” e “Le migliori spiagge di Polignano” e a scriverci cosa ne pensi 😉
In questo articolo faremo luce sulle origini del nostro Santo Protettore: San Vito Martire e sul perché il suo culto sia strettamente legato alla tradizione polignanese.
I natali di San Vito devono attribuirsi alla città siciliana di Mazara del Vallo mentre l’anno di nascita è da collocarsi attorno al 286 d.C.
Figlio di un ricco mercante pagano venne cresciuto sin da piccolo secondo principi cristiani da parte dei precettori cui venne affidato, tanto da essere addirittura battezzato all’insaputa dello stesso genitore.
Restituito al padre ancora in tenera età, cominciarono i primi dissidi di natura religiosa: il padre voleva avviarlo al culto pagano, mentre Vito mostrò sin da piccolo un inossidabile attaccamento alla religione cristiana.
Denunciato dal suo stesso padre al governatore della provincia romana, Valeriano, venne dapprima arrestato e successivamente sottoposto a dolorosissime torture che avevano il fine ultimo di persuaderlo alla venerazione degli dei pagani. Inutile dire che le cruente sevizie subite dal giovane Vito non condussero mai ai risultati sperati.
Miracolosamente liberato dalla prigionia per intercessione divina, Vito, ricongiuntosi ai suoi originari precettori (secondo alcune fonti i nomi di quest’ultimi erano Crescenzia e Modesto), fuggì per mare alla volta della Lucania. Durante la navigazione, un’aquila portò loro acqua e cibo, finché sbarcarono alla foce del Sele sulle coste del Cilento.
Qui Vito cominciò a diffondere la parola del Vangelo ed a compiere le prime miracolose guarigioni tanto da venir considerato un vero e proprio taumaturgo. La fama del giovane Vito crebbe a dismisura tanto da giungere sino a Roma. Rintracciato da alcuni soldati dell’impero, Vito venne condotto da Diocleziano.
L’imperatore, noto persecutore dei cristiani, convocò Vito affinché potesse guarire suo figlio affetto dalla còrea (morbo neurodegenerativo caratterizzato da frequenti attacchi epilettici anche noto con l’appellativo di “malattia di Huntington” o “Ballo di San Vito”).
Guarito il ragazzo, Vito ed i suoi precettori furono, tuttavia, imprigionati per ordine dell’imperatore e sottoposti ad ignobili torture, la storia narra che il giovane Vito, immerso in un calderone di pece bollente ne uscì incredibilmente illeso e che, gettato in una fossa di leoni, questi invece di avventarsi sulla facile preda, diventarono stranamente mansueti e, avvicinandosi al corpo martoriato del giovane guaritore, si limitarono a leccargli le ferite.
Secondo alcune fonti morì il 15 giugno 303, sfinito dalla torture subite, presumibilmente all’età di 17 anni.
Perché San Vito è il Santo Patrono di Polignano?
Si narra che svariati anni dopo il martirio, una matrona di nome Fiorenza, in balia di una tempesta nel fiume Sele, venne aiutata dalla provvidenziale apparizione di San Vito.
Come ringraziamento per l’intervento del Martire, la pia matrona decise di dare degna sepoltura al corpo del santo e a quello dei precettori, il posto, suggerito dallo stesso San Vito non aveva una posizione geografica ben precisa, al riguardo sappiamo solamente che doveva trattarsi di un “locus marianus”
Fiorenza diede ordine ai suoi uomini di fare ricerche su questo misterioso luogo, ma queste si conclusero senza alcun esito.
Dopo molto tempo la matrona si rivolse nuovamente a San Vito affinché curasse il fratello malato. Apparsole in sogno, il Santo le disse che avrebbe guarito suo fratello se lei avesse seppellito lui e i suoi precettori nel “locus marianus”.
Destatasi dal sonno, Fiorenza incontrò un giovane medico che si offrì di curare il fratello con la promessa di poter prendere parte alla spedizione per la ricerca di questo luogo misterioso.
Dopo svariati giorni di navigazione la matrona giunse in un piccolo porticciolo, che si scoprì essere proprio ad un paio di chilometri dal borgo di Polignano. Qui fece costruire una chiesa in onore del martire e dei due precettori. Questo luogo è oggi conosciuto come l’Abbazia di San Vito dove ogni domenica si celebra la santa messa (Qui il link Google Maps per l’esatto indirizzo: https://goo.gl/maps/Zcxgnat1JCaQfovs7)
A Polignano a Mare San Vito viene celebrato per ben tre giornate: i festeggiamenti hanno inizio il 14 giugno con la tradizionale e suggestiva processione via mare. Le reliquie del Santo, accompagnate da decine e decine di imbarcazioni di fedeli, partono dal porticciolo e percorrono tutta la costa polignanese giungendo fino allo Scoglio dell’Eremita per poi attraccare a Cala Paura dove prende l’abbrivio la processione a piedi.
La processione, che si svolge tra le vie del paese, culmina nel centro storico dove le reliquie del santo vengono esposte fino al 16 giugno, in tale data ha luogo un’ultima processione che le riporta nell’abbazia. Il B&B A Casa di Anna e la Casa Vacanze Don Ernesto Holiday Home, sono posizionate al centro della manifestazione: se sceglierai di soggiornare presso le nostre strutture sarai completamente immerso nei festeggiamenti e nel folklore popolare polignanese. Che aspetti? Corri a preparare i bagagli, ti aspettiamo!
Ti ringraziamo per la lettura, se l’articolo ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici e continua a seguirci per scoprire tante curiosità su Polignano e il nostro B&B. A presto!